Recensioni

Samsung Portable SSD T5, prestazioni e sicurezza nel palmo di una mano



Abbiamo provato il modello entry level (250 Gigabyte di capacità) dell’ultima generazione dei dispositivi che il costruttore coreano ha dedicato allo storage portatile: rapidità, resistenza e risparmio energetico lo rendono una soluzione hardware tra le prime della classe

Domenico Aliperto

Pubblicato il 05 Feb 2018


Grande (o per meglio dire piccolo) come un biglietto da visita, e con una capacità di storage che può arrivare fino a 2 Terabyte. Ma il vero punto di forza del Portable SSD (Solid State Disk, disco a stato solido) T5, la nuova generazione degli hardware Samsung dedicati alle memorie portatili, è la velocità di trasmissione dei dati, che nelle condizioni ottimali tocca i 540 MB/s (una prestazione 4,9 volte superiore alle normali unità Hard Disk Drive). Sono queste le prime considerazioni che emergono a caldo, dopo averlo provato nella configurazione entry level da 250 Gigabyte. E l’unico modo per trasmettere la sensazione di immediatezza che si ha nel portare Gigabyte di dati fuori e dentro laptop, tablet e smartphone (Android, MacOS e Windows) è paradossalmente ricorrendo ai freddi numeri.

Rispetto al data transfer, le performance dipendono naturalmente dalle porte USB di cui si dispone: il massimo lo si ottiene agganciando il connettore (in dotazione ce ne sono due: uno con entrambi gli spinotti di tipo C, il secondo con un’estremità A e l’altra C) a un ingresso USB 3.0. In presenza di hardware meno evoluto, il Portable SSD T5 lascia comunque a bocca aperta nel momento in cui i file vengono aperti direttamente dalla memoria esterna: la rapidità di estrazione è infatti superiore a quella dell’hard disk interno.

Potenza dei dischi a stato solido, che riescono a garantire compromessi fino a poco tempo fa considerati irraggiungibili, e nel suo genere il Samsung T5 è uno dei primi della classe: leggerezza (pesa circa 51 grammi) e resistenza, dimensioni compatte (74×57,3×10,5 millimetri) e grande capacità di archiviazione. Il T5 di Samsung racchiude in sé tutte queste caratteristiche, enfatizzandole in un design minimal e compatto – che sta letteralmente nel palmo di una mano – la cui funzione non è soltanto estetica. Con uno chassis in alluminio antigraffio, il dispositivo è infatti in grado di resistere a cadute fino a due metri di altezza.

Merito però non solo dell’involucro esterno, ma anche dell’architettura interna, studiata per evitare la presenza di parti mobili, ottimizzare il risparmio energetico e mantenere temperature ottimali. A pieno regime, il T5 raggiunge infatti picchi di di 2,8 W, ricalcando i consumi del modello precedente, il T3 (simile per dimensioni ma decisamente non per prestazioni), e posizionandosi tra i Portable SSD più efficienti del mercato sotto il profilo energetico. Un aspetto fondamentale per un device chiamato a svolgere il proprio compito soprattutto in situazioni di mobilità, durante le quali non sempre è possibile collegare il PC o il telefono a una fonte di alimentazione.

Il dispositivo prevede inoltre un’opzione che è in realtà sempre più indispensabile quando si parla di trasferimento di dati: la crittografia, con un sistema di codifica AES a 256 bit controllabile tramite un firmware (accessibile anche da mobile attraverso una app Android) che permette all’utente di impostare con pochi tocchi il livello di protezione e le regole di sicurezza.

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