Strategie

Pure Storage: più impegno strategico con Cisco su FlashStack



Una più stretta partnership con il colosso del networking punta a potenziare la soluzione di infrastruttura convergente FlashStack, per aiutare le imprese ad affrontare le sfide della digitalizzazione. Il ruolo chiave del canale nella ’customer satisfaction’

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 09 Dic 2016


Ben Savage, Pure Storage

L’innovazione dei grandi data center, per ridurre la complessità, sta passando intensamente attraverso le soluzioni di infrastruttura convergente e la tecnologia flash. E l’annuncio a Milano, da parte di Pure Storage, del rafforzamento del portafoglio FlashStack – in cui lo storage è interamente basato su tecnologia flash -, e della collaborazione con Cisco, va proprio nella direzione di semplificare il non banale percorso di migrazione degli utenti aziendali verso architetture IT più agili e adatte a compiere la digital transformation. Un esempio sono i ’Cisco Validated Designs’ per FlashStack. Tra questi, solo per citarne uno, c’è l’implementazione con VMware Horizon, la piattaforma di distribuzione di applicazioni e desktop virtuali. FlashStack, tramite questo software e architetture di riferimento, è in grado di adattarsi a diversi casi d’uso di VDI (virtual desktop infrastructure), dichiara Pure, consentendo di scalare il numero di desktop senza degrado delle prestazioni, e con latenze minime, anche quando i desktop virtuali arrivano a migliaia di istanze.

Di norma, implementazioni come queste non risultano facili da realizzare. Infatti, in vari casi, le soluzioni di infrastruttura convergente disponibili sul mercato, chiarisce Pure, sono basate su sistemi di storage su disco obsoleti e lenti, o sistemi flash inaffidabili e costosi, che vanno a costituire architetture IT a loro volte dispendiose e inadatte al consolidamento di applicazioni e workload business-critical. Proprio in questi ’use case’ critici – dove l’interesse e la valutazione della tecnologia flash sta crescendo in ambiti di business come il settore finanziario, il manufacturing, il retail e il settore pubblico – Pure vuol sottolineare la propria diversità. Pur essendo un’azienda giovane, fondata nel 2009, la casa di Mountain View risulta tanto ’disruptive’ da posizionarsi nel settore chiave del Magic Quadrant di Gartner.

Tra l’altro, sottolinea con orgoglio Ben Savage, che nella società ricopre la carica di Emea Head of Channels & Alliances, Pure vanta nel settore il più elevato punteggio in fatto di ’customer satisfaction’, per il servizio e il supporto agli utenti, con un NPS (net promoter score) di 83, certificato dalla società Satmetrix. Un tasso di soddisfazione motivato, non solo dal livello di qualità tecnologica dei prodotti, ma anche dagli investimenti nel canale di supporto, formato da partner chiave. Nel caso specifico di FlashStack CI – che integra in una sola architettura unificata tecnologie hardware ’best-of-breed’ a livello di computing, networking, storage, e software di virtualizzazione – le soluzioni sono implementate e supportate in maniera esclusiva dai partner ASP (Authorized Support Partners) FlashStack, formati e certificati sulle tecnologie Cisco, VMware e Pure Storage. Savage parla di ’strategic engagement’ con Cisco sull’offerta FlashStack, e di innovazione del settore storage.

«Crediamo di essere l’unica azienda oggi nel mercato che sta innovando da zero i propri prodotti, con soluzioni e progetti ’all-flash’, e riteniamo che i clienti beneficeranno di questa tecnologia e di tutte le funzionalità che ne derivano». Un paradigma, quello 100% flash, a cui Pure abbina il concetto di moduli di storage ’Evergreen’, sempre ’verdi’ e ’freschi’ che, una volta acquistati e installati, si possono aggiornare ed espandere per oltre una decina d’anni. Nella forte alleanza con Cisco, l’obiettivo, aggiunge Savage, è indirizzare gran parte del mercato dell’hardware IT per il cloud ibrido, che include risorse di computing, networking e storage, e che nel 2019, secondo la società di ricerche IDC, raggiungerà in totale quasi 126 miliardi di dollari.

Infrastruttura convergente per abilitare l’innovazione

Alberto Degradi, Sales Leader DCV & EN di Cisco

Anche Cisco chiarisce le motivazioni della partneship con Pure e sottolinea l’importanza della ’converged infrastructure’: «Grazie all’infrastruttura convergente, siamo in grado di risolvere i problemi d’innovazione che i clienti alla fine hanno, a causa della ’digitization’» dichiara Alberto Degradi, Architecture Leader Borderless Network e Data Center di Cisco Italia. «La digitization ha bisogno di competenze sulla rete, quindi il networking è molto importante, e il data center è il cuore pulsante dove le applicazioni risiedono e vivono. Il punto è che dobbiamo rendere più facile per i nostri clienti implementare networking, data center e cloud, per renderli molto veloci e agili nell’innovazione. In secondo luogo, crediamo di dover lavorare con partner strategici e leader, per creare un’infrastruttura convergente realmente semplice da usare, potente, e in grado di indirizzare le necessità di digitalizzazione. Inoltre crediamo di dover fornire ai nostri clienti non solo un insieme di risorse di storage, computing, networking e software hypervisor, ma anche progetti validati». Questi ultimi si traducono appunto nei ’Cisco Validated Designs’ realizzati in collaborazione con Pure e miranti a fornire ai clienti soluzioni più facili e sicure da implementare.

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