La scommessa vinta di Attiva Evolution: la distribuzione a valore ha mercato



La business unit specializzata di Attiva, nata poco meno di due anni fa, cresce e guarda con ottimismo al futuro, grazie a nuovi brand che saranno annunciati nei prossimi mesi

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 26 Giu 2017


Poco meno di due anni fa avevamo dato notizia di un’importante movimento nel mondo della distribuzione ICT nazionale: la nascita di Attiva Evolution, divisione a valore dell’omonimo distributore Attiva, noto principalmente per la sua partnership storica con Apple. Nel corso di questi primi 20 mesi abbiamo dato notizia dei diversi accordi commerciali che hanno via via ingrandito e arricchito il portafoglio di questo nuovo operatore. Oggi è anche possibile tracciare un primo bilancio di questa attività che, a detta dei protagonisti, è estremamente positivo. Innanzitutto c’è da rilevare – come ha ricordato Davide Simonato – Sales Manager di Attiva – che la divisione con Attiva è più che altro nominale, poiché la società è una soltanto. Evolution dunque opera come una business unit con competenze su uno specifico mercato, quello della distribuzione valore, affidato a persone che bazzicano questo mondo da diversi anni.

Una crescita per gradi

Una di queste è sicuramente Lorenzo Zanotto, Business Unit Sales Manager di Attiva Evolution, un passato in società del calibro di HP e EDSLan: «Attiva Evolution è una business unit nata per portare del valore sul canale, cercando di fare in maniera diversa quello che già fanno altri player come Esprinet (con V-Valley) e Tech Data (con Azlan), andando a cercare sul mercato delle soluzioni diverse da quelle classiche e concentrandoci in particolare sugli ambiti security e storage e cercando di capire quelli saranno i brand che potranno giocare un ruolo nei prossimi anni. Il valore d’altronde lo si porta davvero al mercato quando si riesce a raccontare al proprio interlocutore qualcosa di cui non è ancora a conoscenza». Inizialmente Attiva Evolution è partita soprattutto dalla distribuzione di prodotti dedicati al mondo del cablaggio e gruppi di continuità (da cui arriva ancora il 40% del giro d’affari), per poi ricercare delle novità sul mercato anche su altre fronti. I primi a essere approcciati sono stati system integrator di medie-grandi dimensioni, in grado di apprezzare di più le tecnologie emergenti e guardare meno all’immediato. Successivamente si sono però affiancati anche dei brand più conosciuti come Buffalo e TP-Link, che hanno catturato anche l’attenzione anche di reseller di più piccole dimensioni, grazie anche alla possibilità di ordine diretto dal sito web di Attiva.

WHITEPAPER
eIDAS e Conservazione Digitale: sei conforme alla sfida?
Data Storage
Cloud storage

Lorenzo Zanotto, Business Unit Sales Manager di Attiva Evolution

Nuovi brand in arrivo

Parallelamente la stessa organizzazione di Attiva Evolution è cresciuta con l’arrivo di nuove figure professionali: oggi ci sono nella divisione 10 persone, in maggioranza con esperienza decennale nell’IT, in grado di seguire al meglio i clienti. Sono così progressivamente arrivate partnership importanti con nomi come Bitdefender e altre ne arriveranno nei prossimi mesi, grazie alla struttura organizzativa ormai rodata e collaudata, indispensabile per operare in un mercato a valore che ha bisogno di un certo livello di supporto. Per questo motivo Attiva Evolution ha cominciato a carburare anche da un punto di vista del fatturato, con circa 4 milioni di euro (quadruplicato nel giro di un anno)in linea con il target triennale assegnato dalla casa madre e con buone prospettive per il futuro. «All’inizio la partenza è stata lenta, anche perché Attiva era poco conosciuta nel mondo della system integration. Oggi invece il discorso è completamente cambiato. Ovviamente gli obiettivi di crescita sono importanti, il livello dipenderà molto da alcune novità di listino che potrebbero pesare molto in termini quantitativi. Fintanto che non avevamo una struttura adatta non potevamo gestire brand importanti, ora che invece ce l’abbiamo possiamo promettere che arriveranno delle novità a breve, ad esempio in ambito Smart City», spiega Zanotto. Il supporto ai partner avviene attraverso numerosi seminari tecnici e webinar, oltre che con delle iniziative congiunte nei confronti dei clienti finali. Per il prossimo anno è prevista anche un’edizione a più tappe di Attiva evolution Incontra, l’appuntamento organizzato per far conoscere i vendor, che dovrebbe svolgersi in diverse zone d’Italia, con un’attenzione anche al Centro Sud.

Le possibili sinergie con Computer Gross

La logica di Attiva Evolution, insomma, è quella di non fare il passo più lungo della gamba e per il momento la tattica sembra pagare, con diversi brand che bussano alla porta del gruppo vicentino. Che non esclude la possibilità di sinergie con Computer Gross, con cui nei mesi scorsi è stato siglato un importante accordo. Come ricorda Simonato, l’intesa raggiunta con Computer Gross è soprattutto di natura finanziaria, in buona sostanza è stata acquisito il 20% delle quote di Attiva, una quota che non cambia gli equilibri interni tra i soci fondatori di Attiva. Si tratta dunque di un’operazione prima di tutto finanziaria che però prevede anche la possibilità di sinergie. In particolare con Attiva evolution, potrebbero nascere delle collaborazioni, per quanto riguarda i diversi vendor a portafoglio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

LinkedIn

Twitter

Whatsapp

Facebook

Google+

Link

La scommessa vinta di Attiva Evolution: la distribuzione a valore ha mercato

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.