Telefonia

Smartphone, nel 2015 sfiorata quota 1,5 miliardi di unità



Il mercato è cresciuto del 10% nel corso dell’anno. Tra i protagonisti assoluti c’è Huawei, capace ormai di affermarsi anche al di fuori della Cina. Apple, nonostante l’ultimo trimestre deludente, ha diverse

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 01 Feb 2016


Mentre le vendite di pc e tablet segnano il passo, nel settore tecnologia c’è un mercato che non sembra conoscere crisi: è quello degli smartphone. Grazie anche a un positivo ultimo trimestre (trainato dalla stagione natalizia), nel 2015 le vendite sono aumentate di oltre il 10% a livello globale, secondo quanto rileva la società di analisi IDC nei suoi dati preliminari appena rilasciati. Tanto da sfiorare la soglia del miliardo e mezzo di unità (1432,9 milioni di unità vendute) nel corso dell’intero anno solare. Di cui 400 milioni commercializzate nel corso degli ultimi tre mesi del 2015 (+5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

La grande novità dell’anno è che il comparto assomiglia sempre meno a un duopolio Samsung-Apple (la cui quota di mercato combinata vale circa il 40% del mercato globale complessivo) ed è sempre di più multipolare, grazie soprattutto all’emergere del fenomeno Huawei. Il vendor cinese, infatti, è stato l’assoluto protagonista del 2015, tanto da mettere a segno una crescita del 44,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. Grazie ai suoi 106 milioni di smartphone venduti Huawei è anche diventato il quarto fornitore di telefonia mobile nella storia a spedire più di 100 milioni di smartphone in un anno (preceduta solo da Nokia, Samsung e Apple).

Ma soprattutto, unico fra tutti i marchi del Dragone, Huawei è stato capace di avere successo al di fuori della Cina, tanto che ormai circa la metà dei suoi smartphone vengono venduti altrove (come testimonia anche il successo sul mercato nazionale), grazie a un mix di modelli di fascia bassa (destinati soprattutto ai mercati emergenti) e prodotti di punta. Samsung è comunque rimasto il leader mondiale nel mercato, con quasi 325 milioni di smartphone venduti nel 2015, il 2,1% in più rispetto ai 318,2 milioni del 2014. Il gigante sudcoreano deve fronteggiare la pressione nella fascia alta di Apple e quella dei produttori cinesi (Xiaomi, Huawei, ZTE, ecc) nei prodotti di massa. Una situazione in realtà non nuova, ma Samsung può consolarsi con due notizie positive: il +14% messo a segno nell’ultimo trimestre dell’anno e il successo della sua serie A, che si è ormai imposta come marchio di fascia alta.

La classifica dei top vendor smartphone nel 2015

I dati dell’ultimo trimestre di Apple, hanno deluso le aspettative degli investitori, proprio a causa del rallentamento delle vendite degli smartphone. Eppure, IDC vede una serie di trend positivi per la casa di Cupertino: innanzitutto la crescita nel corso dell’intero anno solare (+16,2%, rispetto al +14,8% del 2014). Ancora più confortante la crescita in mercati come Cina (+18%) e India (+76%). Tutto questo nonostante l’aumento del prezzo medio di vendita degli iPhone, salito a 691 dollari, in crescita rispetto ai 687 dollari di un anno fa. A testimonianza di come nel mondo esista ancora una forte domanda per questi smartphone .

Al quarto posto c’è Lenovo, che nel 2015 ha messo a segno un buon + 24,5%, nonostante le difficoltà organizzative legate all’integrazione di Mototola e alla maggiore concorrenza nella fascia bassa. Xiaomi ha ottenuto una crescita del 22%, ma per il momento i suoi volumi di vendita sono ancora legati al 90% al mercato nazionale, nonostante i tentativi effettuati verso India e Brasile.

Per il 2016 IDC non si lancia in vere e proprie previsioni, ma suggerisce ai vendor di puntare sulla formula del valore a prezzi accessibili. Per evitare il rischio saturazione, insomma, sarà necessario non trascurare le prestazioni e l’estetica, un po’ come fatto da Samsung con la sua serie A e da Huawei con il suo marchio Honor.

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