Applicazioni

Office e Dropbox sono free, ma solo per il consumer e per alcune funzioni



A pochi giorni dagli annunci, ecco i dettagli tecnici. Ad esempio per Android le applicazioni di Office sono ancora in fase di test. I commenti della rete e degli analisti

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 10 Nov 2014


Hanno fatto molto discutere, nei giorni scorsi, le mosse ufficializzate da Microsoft: prima l’integrazione di Dropbox, uno dei principali servizi di storage in Public Cloud, nelle versioni di Office per desktop, mobile e web. Successivamente la decisione di rendere disponibile gratuitamente Office, la suite di produttività più usata al mondo, per i dispositivi mobili iOS (iPhone e iPad), e Android. Sul perché di questa scelta ci sono le più svariate interpretazioni, non da ultimo la concorrenza delle suite di produttività “Open” e il desiderio della casa di Redmond di restare comunque protagonista in questo ambito. Al di là delle strategie, però, a qualche giorno di distanza dagli annunci, è bene concentrarsi su alcuni dettagli tecnici non certo trascurabili. Il primo e per nulla trascurabile è che office è diventato gratuito per i consumatori finali ma non per le aziende che, dunque, dovranno continuare a pagare per utilizzare la suite, in particolare per modificare i documenti conservati in Microsoft OneDrive for Business. Anche i consumatori, però, hanno di fatto libero accesso soltanto alla versione base dell’applicazione, mentre chi vuole avere a disposizione il pacchetto completo, invece, dovrà sottoscrivere un abbonamento con Office 365.

Inoltre, altro aspetto importante è che Office per iPhone si compone in realtà di tre distinte applicazioni da scaricare: Word per iPhone, Excel per iPhone e PowerPoint per iPhone. Il discorso non cambia per gli utenti di Android, che dovranno scaricarsi le 3 diverse app. In realtà, per il momento, gli utenti di questa piattaforma saranno molto pochi, dal momento che Microsoft ha sostanzialmente rilasciato soltanto una versione di test limitata ad alcuni dispositivi, anche se le versioni definitive dovrebbero arrivare già all’inizio del prossimo anno. Qualche problema, a dire il vero, c’è anche per gli utenti Apple, poiché le applicazioni di Office necessitano di IOS 7 e, di fatto, funzionano solo su iPhone 5, 5s e 5c, 6 e 6 Plus. In generale, l’usabilità delle tre applicazioni è valutata abbastanza positivamente, anche se non mancano alcune criticità legate alle difficoltà di modifica dei documenti su device dagli schermi non certo enormi.

La mossa è valutata come sorprendente e coraggiosa, ma difensiva, da The Verge, uno dei più autorevoli siti di news tecnologiche, che per primo ha dato la notizia. «Sembra una mossa strategica per azzerare la competizione su Office in ambito Mobile: è facile mettere a punto prodotti concorrenti da rendere disponibili gratuitamente per iPhone, iPad e Android, offrendo poi in un secondo tempo delle funzionalità premium». La disponibilità gratuita su Mobile, invece, favorirà la fedeltà di moltissimi utenti di Office, sottolinea The Verge.

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