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#Build2016: Microsoft fa il tagliando a Windows 10 ma guarda già al futuro del web



La prima giornata della conferenza degli sviluppatori è stata caratterizzata da numerosi annunci: su tutti il framework per i bot, che potrebbe superare le applicazioni come le abbiamo conosciute sinora

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 30 Mar 2016


Come da previsione, non sono mancate le novità e gli annunci alla prima giornata della tanto attesa Build conference di Microsoft, dedicata agli sviluppatori della casa di Redmond (in aumento del 60% negli ultimi mesi) ma di fatto ricca di novità anche per gli utenti comuni. Il Ceo Satya Nadella ha voluto lasciare la scena ai suoi colleghi più specialisti, ma ha voluto ribadire in apertura la visione di Microsoft, sempre più orientata verso mobile e cloud. Parole che però, nella sua ottica, non devono essere orientate tanto ai dispositivi, quanto all’esperienza umana. Il punto di partenza di questa strategia si chiama Windows 10: che attualmente è presente in 270 milioni di dispositivi, tanto che secondo la casa di Redmond si tratta del sistema operativo a più rapida adozione nel mondo business e consumer.

Che però sarà sottoposto a un restyling, come previsto, già quest’estate, anche se la data vera e propria non è stata ancora ufficializzata. La novità più vistosa che interesserà il sistema operativo è senza dubbio la Windows Ink: in buona sostanza sarà possibile scrivere e realizzare disegni direttamente nei device grazie a delle speciali digital pen touchscreen, nell’ottica di migliorare la produttività (secondo Microsoft scrivere a mano è una abitudine ancora abbastanza radicata). Più dedicato alla comunità degli sviluppatori, ma non per questo meno importante, è l’annuncio che la linea di comando Bash shell di GNULinux sarà integrata in Windows 10, facilitando non poco il lavoro dei developer.

Di sicuro effetto è anche l’annuncio della modalità “Xbox dev mode”, che trasforma le normali console retail di casa Xbox One in un ambiente a disposizione degli sviluppatori. Per tutti quelli che si vorranno cimentare nella realtà virtuale è ora definitivamente a disposizione Hololens, il visore per la realtà aumentata di Microsoft. Nel corso della presentazione a Build 2016 sono state evidenziate le potenzialità di questo dispositivo, che sembra davvero avere le carte in regola per cambiare molte cose in ambiti come quello educational o sanitario. Hololens, tra l’altro, integrrerà Skype e app di terze parti, tra cui Japan Airlines, VolksWagen, Saab, Volvo, Audi, NASA, Autodesk e Lowe’s. Molte le novità anche per Cortana, il famoso assistente virtuale personale di Microsoft. Quella più appariscente riguarda l’integrazione con Skype, permettendo così agli utenti di accedere in maniera immediata ai più svariati servizi senza la necessità di aprire browser o app.

L’annuncio più futuribile, destinato forse a influenzare la strategia di Microsoft nel futuro, è quello del “Microsoft bot framework”, che è la concretizzazione della “Conversations as a Platform” citata in più passaggi da Nadella. Si tratta di un ambizioso progetto di machine learning che metterà a disposizione degli sviluppatori una piattaforma per creare bot in grado di dialogare direttamente con l’utente finale e di interpretarne correttamente le esigenze. Ad esempio nella dimostrazione che è stata fatta a Build è stato possibile ordinare una pizza con una semplice domanda, senza necessità di aprire app o pagine web. I bot sono integrati con Skype, ma anche con ambienti come Office 365, Outlook, LINE e Twitter. Una novità potenzialmente appetibile per il mondo enterprise e in teoria dirompente per il nostro modo di concepire l’on line. Non a caso Nadella ha chiuso la prima giornata ricordando agli sviluppatori che il loro lavoro sia ricco di opportunità ma anche di responsabilità, perché sono loro stessi a plasmare il futuro.

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