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Sicurezza informatica, nessun passo indietro è possibile



La sessione verticale dedicata alla sicurezza del Tech Companies Lab è stata l’occasione per ribadire la direzione che il canale deve seguire in materia di sicurezza

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 30 Nov 2018


Sulla sicurezza informatica non sono ammissibili passi indietro ma, anzi, bisogna moltiplicare gli sforzi, perché il pianeta non è mai stato così sotto attacco. Queste le indicazioni principali che sono arrivate dalla sessione verticale dedicata alla security del Tech Companies Lab, l’evento dedicato al mondo del canale che si è svolto nei giorni scorsi a Milano. A tracciare un quadro della situazione ci ha pensato Giorgia Dragoni, Ricercatrice dell’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano, che non ha purtroppo potuto tracciare un quadro rassicurante. Come abbiamo scritto più volte in passato, infatti, il numero degli attacchi non è mai stato così elevato, per effetto della maggiore attività del cybercrime ma anche per l’accresciuto incremento della superficie di attacco, per effetto della diffusione di fenomeni quali cloud, mobile e Internet of things. D’altra parte, l’aspetto positivo è che mai come in questa fase storica gli investimenti di privati e aziende sono stati elevati nella cybersecurity, tanto che persino le microimprese – tradizionalmente restie a investire su questo fronte, stanno iniziando a stanziare i budget.

Il punto è, ovviamente dove investire queste (limitate) risorse: nel corso della sessioni verticale si sono confrontati due diversi vendor. Cisco da un lato, grazie a un portafoglio ampio e ricco di soluzioni, vede la sicurezza sempre più come servizio, che passa sempre più da un approccio “cloud”. Grazie al suo “Umbrella” già oggi le soluzioni Cisco sono in grado di bloccare ogni giorno 20 miliardi di minacce a livello globale, ha evidenziato Stefano Vaninetti, Country Leader Sales Security Organization, Cisco. Dal canto suo Davide Bigoni, Project Manager, Samsung Italia, si è concentrato sulla sicurezza in ambito mobile, in particolare su Knox la soluzione integrata nei dispositivi della casa sudcoreana, comprensiva di numerosi servizi per il mondo aziendale.

Ovunque risiedano le specifiche necessità aziendali è evidente che da qualche parte bisogna iniziare, come ha raccontato Alessandro Vallega, Information & Cyber Security Advisor, P4I – Partners4Innovation: «La sicurezza al 100% è impossibile e occorre considerare che ha un costo crescente. In un contesto di scarsità di risorse è fondamentale utilizzare una logica di analisi del rischio. Come si può calcolare il beneficio di un investimento in sicurezza? Occorre convincere i clienti che la sicurezza è la fondamenta dell’azienda, non se ne può fare a meno, anche perché poi aggiunta successivamente ha anche un costo unitario più alto». Lato canale, invece occorre guardare al trend della specializzazione funzionale dell’IT: è sbagliato proporre a un’azienda di sviluppare da sé qualcosa già presente sul mercato, non occorre insomma inventare la ruota, specie in un mercato ricco di attori come quello della sicurezza.

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